Biografia
Nato nel 1935 a Buddusò (Sassari), ma il paese dell'anima è Sedini, Franco Cocco ha studiato a Ozieri, si è laureato con una tesi su Pasolini nella facoltà di Magistero di Sassari dove, comandato dal Ministero per meriti letterari, ha seguito per cinque anni di tirocinio presso L'Istituto di Filologia Moderna.
Ha insegnato italiano e storia nelle scuole superiori di Ozieri. Nel presentare" La radice del pianto" (1995), che ha inaugurato la collana "La biblioteca di Babele", è stato messo in evidenza un suo rapporto ambivalente con la lingua materna: "un rapporto non risolto e non pacificato che è complesso intrigo di valenza anche psicoalnalitica con la sua isola - grembo e nodo della sua perpetua irrequietudine, persino ossessiva in quelle sue digiunzioni che sono più speso sofferte congiunzioni".
nella prefazione alla raccolta "L'arca di vento" (1998) premiata al "Giuseppe Dessì", ha scritto Mario Luzi: "Condensa nel suo svolgimento teorico operativo - di poetica cioè e di poesia in atto- il magistero di alcuni dei più intensi momenti della tradizione novecentesca; se c'è una poesia a maiori nell'ordine dei temi e degli intendimenti, è la sua". Le poesia de l'arca di vento sono state tradotte in Francese in Spagnolo ed in Corso nell'ambito del progetto Interromania.
Presentando "In nome della pietra" (1999) Bandinu puntualmente individuava: "l'ansia che percorre l'esistenza dall'arco di pietra del portale alla stele epitaffio".
Come critico letterario collabora con riviste letterarie e quotidiani, da "La grotta della vipera", a "Ragguaglio letterario", a "La Nuova Sardegna".
Ha insegnato italiano e storia nelle scuole superiori di Ozieri. Nel presentare" La radice del pianto" (1995), che ha inaugurato la collana "La biblioteca di Babele", è stato messo in evidenza un suo rapporto ambivalente con la lingua materna: "un rapporto non risolto e non pacificato che è complesso intrigo di valenza anche psicoalnalitica con la sua isola - grembo e nodo della sua perpetua irrequietudine, persino ossessiva in quelle sue digiunzioni che sono più speso sofferte congiunzioni".
nella prefazione alla raccolta "L'arca di vento" (1998) premiata al "Giuseppe Dessì", ha scritto Mario Luzi: "Condensa nel suo svolgimento teorico operativo - di poetica cioè e di poesia in atto- il magistero di alcuni dei più intensi momenti della tradizione novecentesca; se c'è una poesia a maiori nell'ordine dei temi e degli intendimenti, è la sua". Le poesia de l'arca di vento sono state tradotte in Francese in Spagnolo ed in Corso nell'ambito del progetto Interromania.
Presentando "In nome della pietra" (1999) Bandinu puntualmente individuava: "l'ansia che percorre l'esistenza dall'arco di pietra del portale alla stele epitaffio".
Come critico letterario collabora con riviste letterarie e quotidiani, da "La grotta della vipera", a "Ragguaglio letterario", a "La Nuova Sardegna".
Premi
- Premio Città di Monza - 2004
- Premio Dessì - Villacidro - 1999
- Premio Nazionale Lanciano - Mario Sansone - 1998
- Premio Poesia Nosside - 1993